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brano
 
Cicerone
I doveri, II, 40
 
originale
 
[40] Atque iis etiam, qui vendunt, emunt, conducunt, locant contrahendisque negotiis implicantur, iustitia ad rem gerendam necessaria est, cuius tanta vis est, ut ne illi quidem, qui maleficio et scelere pascuntur, possint sine ulla particula iustitiae vivere. Nam qui eorum cuipiam, qui una latrocinantur, furatur aliquid aut eripit, is sibi ne in latrocinio quidem relinquit locum, ille autem, qui archipirata dicitur, nisi aequabiliter praedam dispertiat, aut interficiatur a sociis aut relinquatur. Quin etiam leges latronum esse dicuntur, quibus pareant, quas observent. Itaque propter aequabilem praedae partitionem et Bardulis Illyrius latro, de quo est apud Theopompum, magnas opes habuit et multo maiores Viriatus Lusitanus, cui quidem etiam exercitus nostri imperatoresque cesserunt, quem C. Laelius, is qui Sapiens usurpatur, praetor fregit et comminuit ferocitatemque eius ita repressit, ut facile bellum reliquis traderet. Cum igitur tanta vis iustitiae sit, ut ea etiam latronum opes firmet atque augeat, quantam eius vim inter leges et iudicia et in constituta re publica fore putamus?
 
traduzione
 
40. Ma anche a coloro che vendono, comprano, prendono e danno in affitto e sono occupati in trattative commerciali, la giustizia ? necessaria per trattare gli affari, ed ? cos? grande la sua potenza, che neppure quanti si pascono di scelleratezze e misfatti possono vivere senza una sua porzione, sia pur minima. Chi, infatti, ruba o strappa qualcosa ad un membro della banda di ladri cui appartiene, deve abbandonare il suo posto in quella banda; ma colui che ? detto capo dei pirati, qualora non distribuisse il bottino in parti uguali, o sarebbe ucciso dai suoi compagni o verrebbe abbandonato. Che anzi si dice che esistano delle leggi proprie dei briganti, alle quali essi obbediscono ed ottemperano. Cos? per la sua giusta divisione del bottino il brigante illirico Barduli - di cui parla Teopompo - ebbe grande potenza, e di gran lunga superiore fu quella del lusitano Viriato, di fronte al quale cedettero anche i nostri eserciti ed i nostri generali. Ne fiacc? la potenza Gaio Lelio, detto il Sapiente, da pretore, e ne diminu? la ferocia, reprimendola tanto da lasciare ai suoi successori una facile guerra. Dunque, dal momento che ? tanto grande la forza della giustizia che anche rafforza ed aumenta la potenza dei briganti, quanto grande penseremo che sia la sua forza nell'applicazione delle leggi, dei tribunali, in uno Stato ordinato?
 

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